Intelligenza Artificiale, formazione umana

11/05/2023


Intelligenza Artificiale, formazione umana.

Intervista a Federico Cussigh

In questi ultimi mesi siamo entrati in contatto con le performance straordinarie dei sistemi di Intelligenza Artificiale e in particolare di ChatGPT. Un amico professore, mi ha confessato di aver somministrato a ChatGPT il compito scritto che assegna ai suoi allievi del corso di laurea triennale e di aver ricevuto un testo a cui avrebbe dato il voto massimo. L’allievo già supera il Maestro. Ho voluto chiedere a Federico Cussigh, Senior Partner di R-Tree Technologies, quale sarà l’impatto sulla formazione delle nuove tecnologie AI.
Ecco un estratto della nostra conversazione.

Federico sei un grande esperto di Intelligenza Artificiale. Open AI, la società che ha lanciato ChatGPT, ha riconosciuto la tua società come la prima in Italia a poter usare la versione 4.0. Tu e io ci conosciamo da un po’ di anni e abbiamo parlato spesso di formazione.

Quindi ti voglio chiedere in che modo l’Intelligenza Artificiale cambia o cambierà la formazione?
Non ci sono motivi per ritenere, fino ad oggi, che l’esperienza formativa in aula possa esser sostituita da una macchina per quanto evoluta. L’atmosfera, le relazioni che si generano in aula rimangono uniche. Credo piuttosto che l’AI potrà espandere l’esperienza di formazione al di là dell’aula. Fino a ora al temine del corso lasciavamo delle letture oppure un video. Ora sarà possibile avere un software con cui continuare a chattare anche dopo. Su cosa? Sui temi più specifici di ogni partecipante, ai quali non era possibile dedicare tempo in aula. Il partecipante che ha un problema in azienda, alla luce delle nuove conoscenze, sa che domande fare all’intelligenza artificiale.

Non c’è il rischio che così facendo ci sia una formazione di serie A e una di serie B? Una che ha a disposizione l’AI e una che non ce l’ha?
Vorrei chiarire il mio pensiero. La differenza la fa sempre il docente. Un docente di serie A genera un training di livello corrispondente. Al massimo con un po’ di tecnologia il rating passa da A ad A+.

Abbiamo fatto tutti delle prove con ChatGPT online e siamo rimasti stupiti per l’apparente naturalezza delle risposte.

Ma come funziona questa tecnologia e che contributo può darci realmente nella formazione degli adulti?
Dopo l’arrivo dei Large Language Models (LLM) che è il nome della tecnologia su cui si basa ChatGPT le regole sono cambiate. Una vecchia storiella Zen diceva che lo Zen disponibile sulla montagna è quello che porti tu. Oggi con queste tecnologie, lo Zen in cima alla montagna lo portiamo noi, ma è anche già disponibile lì. Infatti, queste tecnologie hanno studiato l’intero scibile umano, garantendo accesso a conoscenze prima non avvicinabili. Il meccanismo alla base della AI è la statistica. Volendo semplificare al massimo, gli LLM sono strumenti bravi a individuare quale sarà la prossima parola usata in un discorso (più esattamente quale sarà il prossimo token usato, ovvero il frammento di parola). La capacità del sistema di concludere le frasi è un aspetto importante. Un altro aspetto importante è la capacità di ricevere istruzioni.
Grazie all’istruzione si può orientare il modello rispetto al come l’AI continuerà le frasi, ovvero le risposte che dà alle nostre domande. La grande novità è la capacità di studiare un argomento su un dominio di conoscenza, potendo poi successivamente proiettarlo su altri domini.
Faccio un esempio con un esperimento che ho fatto personalmente. Ho chiesto a ChatGPT come rendere più divertente una partita di calcio con ragazzini di 12 anni. La macchina prima mi ha proposto di usare tre palloni, poi di usare due palloni diversi con diversi punteggi, poi fare una partita in maschera con ruoli che dipendono dalla maschera, poi di cambiare le squadre nel corso della partita e poi di definire delle zone specifiche che devono essere obbligatoriamente percorse durante il gioco. Queste risposte non sono arrivate perché il sistema ha una competenza specifica sul calcio, ma attraverso un’interpolazione statistica, ovvero una trasposizione di competenze che ha maturato su altri domini, a quello che io gli ho proposto. In termini più concreti la AI contemporanea dispone di un substrato cognitivo di un buon livello sul quale è possibile iniettare, da parte un esperto di una materia, un nuovo specifico know-how. Si tratta di una grande evoluzione.

A volte il sistema si sbaglia però.
Sì, perché è un sistema statistico! Io vivo in paesino del Friuli e gli ho chiesto quale personaggio famoso fosse nato nel mio paese. Siccome non trovava la risposta mi ha detto Garibaldi. Un errore clamoroso, dettato dal fatto che Garibaldi è famoso e il sistema tende sempre a “completare”. Ovviamente lui non sa che Garibaldi non è nato dalle mie parti. Il punto allora è che a questa tecnologia bisogna chiedere la cosa giusta: interpolare le conoscenze e trovare risposte a volte sorprendenti, illuminanti.

La formazione si costruisce spesso attraverso la relazione con figure carismatiche, i Maestri, ad esempio.

La AI può diventare un “Maestro”?
Mi fai una domanda molto difficile. Poiché ChatGPT usa il linguaggio certamente si ha l’impressione di costruire il rapporto con una persona. Una persona con saperi molto allargati. Ma ci sono due aspetti per i quali la relazione con AI non è assimilabile a quella con un Maestro: le dimensioni fisiche e quelle emozionali. Passerà ancora un po’ di tempo per arrivare a robot antropomorfi, con cui accarezzarci o abbracciarci. Sulle emozioni analogamente si deve fare molta strada. I sistemi attuali sono, in parte, in grado di riconoscere il sentimento e le emozioni presenti in un testo. Per il momento, tuttavia questa capacità di analisi non ha un riscontro nella conversazione che l’AI fa con noi. Dunque, l’AI non può essere empatica. Una capacità che molto spesso si chiede a un Maestro. Infine, un Maestro durante una sessione è in grado di rimodulare più volte la propria strategia didattica per ottimizzare l’apprendimento dell’allievo. È una capacità che non può certo appartenere a un sistema di Intelligenza Artificiale. I formatori di qualità, su questi aspetti, non sono sostituibili.


IL PERSONAGGIO
Federico Cussigh è Senior Partner presso R-Tree technologies – IT’S.:.B2B – IDSys Team – Towerness Consulting LTD – TEDx Speaker.